Vaccinazioni nei bambini, un’arma efficace contro le malattie infettive

mamma abbraccia bambina

  1. Il ruolo del pediatra
  2. L’uso degli antibiotici nei bambini
  3. I falsi miti sui vaccini

I vaccini hanno un ruolo determinante nel preservare la salute dei bambini, ma anche degli adulti e degli anziani. Grazie alle vaccinazioni sono state salvate nel mondo milioni di vite e alcune malattie sono quasi del tutto scomparse. Eppure negli ultimi anni si è assistito ad un calo delle vaccinazioni nei bambini dovute soprattutto al diffondersi di false credenze e a notizie provenienti da fonti non attendibili. Molte mamme, infatti, preoccupate per la salute dei loro figli, preferiscono affidarsi al web e a forum per la ricerca di informazioni piuttosto che consultare specialisti del settore.


rutratto susanna espositoSecondo la prof.ssa Susanna EspositoPresidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) e direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico dell’Università degli Studi di Milano, «i vaccini devono essere intesi come un vantaggio per la salute dei figli, non come una costrizione, ma spesso questo concetto stenta a passare. Le famiglie devono capire che vaccinare il proprio bambino non vuol dire soltanto proteggerlo dalle malattie, ma evitare che diventi la fonte di un’ infezione che può diffondersi ad altri»

Il ruolo del pediatra

In questo senso il pediatra ha il compito di informare e formare le famiglie sull’importanza dei vaccini per far capire che la vaccinazione è l’unico strumento efficace contro il rischio di morte o complicanze gravi legate a morbillo, rosolia, meningite e altre malattie infettive.

In una società del benessere dove c’è sempre più diffidenza nei confronti dei vaccini, il pediatra è una figura centrale che ha a cuore la salute dei più piccoli e che quindi si adopera per promuovere un’adeguata cultura della vaccinazione. Il pediatra deve saper comunicare con le famiglie illustrando tutti i benefici dei vaccini e cercando di eliminare alcune errate convinzioni che possono avere effetti negativi sulla salute dei bambini. In tale contesto è quindi fondamentale riuscire ad infondere sicurezza nei genitori sempre più allarmati.

L’uso degli antibiotici nei bambini

Mamme e papà adottano non di rado pratiche sbagliate che consistono ad esempio nel ricorrere ad un eccessivo uso di antibiotici anche nelle infezioni comuni. L’antibioticoresistenza è un fenomeno in rapida espansione legato soprattutto all’utilizzo spropositato di antibiotici, spesso prescritti senza che ve ne sia una reale ragione. Per questo è necessario che il pediatra istruisca le famiglie ad un corretto uso degli antibiotici, evidenziando la differenza tra patologia virale e infezione batterica.

I falsi miti sui vaccini

I vaccini nei bambini producono numerosi benefici rafforzando il sistema immunitario e prevenendo malattie infettive gravi o il diffondersi di epidemie. In particolare credenza diffusa è che i vaccini siano inutili perché legati a malattie infettive ritenute a torto scomparse. In realtà il calo vaccinale ha fatto riemergere patologie che si credeva fossero state debellate, come pertosse e difterite. Esistono altre questioni controverse oggi al centro dell’interesse della collettività.

  • Il legame tra vaccini e autismo è una delle motivazioni che spinge i genitori a non far vaccinare i propri figli. Attualmente non esistono studi scientifici in grado di dimostrare una correlazione tra vaccini e autismo. L’autismo è una sindrome complessa che può dipendere da una combinazione di fattori tra cui predisposizione genetica, ereditarietà e altre cause esterne, molte delle quali ancora sconosciute. Se è vero che non ci sono prove scientifiche a sostegno del legame tra vaccini e autismo, è vero però che recenti studi sembrerebbero aver messo in risalto una possibile relazione tra microbiota intestinale e autismo.
  • Qual è la composizione dei vaccini? È questa una delle domande che si fanno i genitori. Erroneamente si crede che i vaccini contengano sostanze dannose per la salute dei bambini. I vaccini invece non contengono né mercurio né i suoi derivati e presentano solo in minima parte sali di alluminio che ne rafforzano l’effetto e hanno un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria stimolata. I vaccini quindi non hanno al loro interno sostanze tossiche e solo in un caso su milioni possono causare reazioni allergiche locali delle quali il professionista sanitario informerà prima della somministrazione. Ad ogni modo qualsiasi vaccino prima di essere immesso sul mercato viene sottoposto a rigorose indagini di laboratorio.
  • La relazione tra vaccino antinfluenzale e influenza. L’influenza è una delle malattie infettive più diffuse per cui si registrano ogni anno milioni di casi e costi elevati per la sanità pubblica. Il vaccino contro l’influenza è un valido strumento di prevenzione che talvolta può generare effetti collaterali di durata transitoria, come qualche linea di febbre o inappetenza, risolvibili in modo spontaneo o con la somministrazione di farmaci sintomatici. Tuttavia spesso l’arrivo della febbre fa subito pensare ad una non efficacia del vaccino antinfluenzale. 
  • Altro falso mito sui vaccini è credere che sia meglio prendere la malattia piuttosto che vaccinarsi. Il rischio che si corre contraendo l’infezione naturale è molto più alto del rischio legato alla vaccinazione. Il morbillo, ad esempio, può essere associato a encefalite acuta e complicanze respiratorie che in alcuni casi possono portare al decesso.

I consigli del pediatra

Vaccinarsi è dunque estremamente importante per evitare di andare incontro ad una serie di rischi legati alla salute del bambino.

LA VACCINAZIONE TRIVALENTE MPR (morbillo-parotite-rosolia)

Introdotta nel 1999 la vaccinazione trivalente MPR (morbillo-parotite-rosolia), ufficialmente presente nel calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate, costituisce un’arma efficace contro patologie gravi. In particolare il morbillo è una malattia infettiva che può avere un’evoluzione imprevedibile e che può portare alla morte quando subentrano alcune complicanze. Poiché non esiste un modo per arrestare tale evoluzione, l’unica arma efficace è la prevenzione attraverso i vaccini.

L’UTILITÀ DEL RICHIAMO

Altrettanto rilevante è la vaccinazione esavalente che protegge il bambino da difterite, pertosse, epatite B, poliomielite, tetano e meningite da Haemophilus Influenzae.

Quando si parla di vaccinazioni, occorre ricordare l’utilità del richiamo. Dati scientifici hanno dimostrato come i soggetti che hanno contratto malattie infettive erano soprattutto quei soggetti che non erano mai stati vaccinati o non avevano ricevuto la seconda dose di vaccino. Infatti nonostante con la prima dose ci sia una buona copertura vaccinale, con la seconda dose sembrerebbe esserci invece una copertura vaccinale nettamente inferiore agli standard richiesti. Il richiamo è molto importante specialmente per prevenire malattie come la pertosse dove la vaccinazione non costituisce un’immunità permanente e sono quindi necessari richiami vaccinali ogni 5-10 anni.

LE VACCINAZIONI IN GRAVIDANZA

La prof.ssa Susanna Esposito afferma che «evidenze scientifiche hanno dimostrato che la somministrazione di alcuni vaccini nelle donne gravide come quello contro la pertosse o l’influenza hanno il duplice obiettivo di proteggere la mamma e il bambino nei primi mesi di vita».

Medici e pediatri sono infatti concordi sul fatto che le vaccinazioni in gravidanza proteggono mamma e bambino dal rischio di contrarre malattie infettive. Fortemente raccomandate sono le vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse e influenza. La ricerca ha mostrato come la trasmissione di anticorpi materni al bambino avvenga soprattutto dopo la 32° settimana di gestazione. Per questo alcune vaccinazioni in gravidanza preservano la salute del bambino nei primi mesi di vita e durante la sua infanzia.

SEGUIRE UNO STILE DI VITA CORRETTO

Per proteggere la salute dei più piccoli, in generale è fondamentale che i bambini seguano uno stile di vita salutare a partire dall’alimentazione che deve essere varia ed equilibrata. Gli esperti consigliano di spingere i bambini a svolgere attività all’aria aperta e di non ricorrere agli antibiotici nel caso di infezioni virali.

 

Per ulteriori notizie sul tema, visita la pagina Susanna Esposito – Articoli e Approfondimenti sui Vaccini.

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Vaccini e autismo: esiste davvero una correlazione?

susanna esposito vaccini

Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo affermarsi di false credenze sui vaccini che hanno contribuito alla diffusione di veri e propri allarmismi. Esiste un legame tra vaccini e autismo? Alcune vaccinazioni possono provocare l’autismo nei bambini? Questi interrogativi spingono sempre più genitori a non vaccinare i loro figli per paura di andare incontro a gravi rischi per la salute dei più piccoli.

Morbillo, rosolia, meningite e pertosse sono ancora malattie pericolose

vaccini per il morbillo e la rosolia nei bambini

Le maggiori organizzazioni ed esponenti del settore salute si sono più volte pronunciati sull’importanza di eradicare morbillo e rosolia. Il morbillo è però una patologia altamente complessa ed è necessaria un’adeguata copertura vaccinale per poter giungere ad una vera e propria eliminazione. Studi hanno dimostrato come ad una diminuzione dei vaccini sia corrisposto un aumento di alcune malattie infettive prima quasi del tutto scomparse, tra cui il morbillo.

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All’interno di questa sezione abbiamo deciso di raccogliere articoli, notizie e approfondimenti relativi ai vaccini con dichiarazioni e interviste alla Prof.ssa Susanna Esposito per tentare di far luce su questo tema e aiutare i genitori, ma non solo, a capirne di più.