Morbillo: conoscere e affrontare la malattia
A cura della Professoressa Susanna Esposito, Ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia e presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, WAidid.
Il morbillo è la malattia esantematica più contagiosa, causato da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramixovidae). Il morbillo colpisce sia i bambini sia gli adulti non immunizzati e si trasmette solo nell’uomo, in quanto non ha un “serbatoio” animale
Contagiosità e decorso della malattia
Si è contagiosi da 5 giorni dopo l’avvenuto contatto con il virus, fino a circa una settimana dopo la scomparsa delle macchie. Il contagio avviene per via aerea, tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce, o attraverso il contatto con gli oggetti contaminati dalle goccioline volatili.
Il periodo di incubazione varia dagli 8 ai 12 giorni e si manifesta, al suo esordio, con sintomi aspecifici come mal di gola, tosse, naso che cola e febbre che diventa sempre più alta (anche sopra i 39° C).
- Altre possibili manifestazioni sintomatiche sono:
- occhi arrossati e sensibilità alla luce
- ingrossamento dei linfonodi, soprattutto di collo, ascelle o inguine
- agitazione
- inappetenza
Circa 2-3 giorni dopo l’esordio dei sintomi possono comparire dei puntini bianchi all’interno della bocca (macchie di Koplik)
A 3-5 giorni dall’esordio dei primi sintomi, compare l’esantema (eruzione cutanea): macchioline rilevate e circoscritte (papule) di colore rosa pallido che poi diventano rosso cupo. L’esantema di solito compare prima dietro le orecchie e sul viso e poi sul resto del corpo
3-7 giorni dopo l’esantema inizia a riassorbirsi, scomparendo a partire dal collo. A volte, rimane una desquamazione della pelle per qualche giorno
Complicanze
In circa il 30% dei casi il morbillo può avere complicanze, più o meno gravi, quali:
Encefalite. Si tratta di una complicanza che si verifica in un caso su 1000 bambini infettati. Causa danni cerebrali permanenti e può portare persino al decesso.
Otite. È la complicanza più comune, in genere legata a una sovrainfezione batterica. Si verifica in circa il 10% dei casi.
Polmonite. L’infezione può essere sia di natura virale che batterica. Si verifica in media nel 5% dei casi.
Convulsioni. In circa il 2% dei casi il bambino può andare incontro a convulsioni.
Panencefalite sclerosante subacuta. È la complicanza più grave. Si verifica in un caso su 10 mila. Si tratta di una malattia degenerativa fatale del sistema nervoso centrale che si verifica da 5° 10 anni di distanza da quando si è contratto il morbillo.
Prevenzione e Cura
La prevenzione al morbillo passa attraverso la vaccinazione. Il vaccino esiste sotto forma di un complesso trivalente contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr) o quadrivalente con l’aggiunta dell’anti-varicella.
Fino al 6°-9° mese di età il neonato può essere protetto dagli anticorpi che gli vengono dalla madre, se questa ha avuto la malattia o è stata vaccinata. Passato questo primo periodo si raccomanda di vaccinare i bimbi con una prima dose al 12°-15° mese e con una seconda dose verso i 5-6 anni. Le due dosi di vaccino sono raccomandate anche negli adolescenti e negli adulti che non hanno avuto la malattia o che non sono sati vaccinati in precedenza.
Il morbillo non è una malattia da sottovalutare, basti pensare che le donne che si infettano durante la gravidanza rischiano di abortire o di partorire prematuramente.
Nel caso in cui si contragga la malattia non esiste una cura specifica, ma si consiglia il riposo e il ricorso a farmaci sintomatici al bisogno, per esempio il paracetamolo per abbassare la febbre.
L’unica soluzione è rappresentata dalla prevenzione. Non esistendo un serbatoio animale del virus del morbillo, se più del 95% della popolazione fosse immunizzata, il morbillo potrebbe essere eliminato. Questo è l’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ed è stato raggiunto nelle Americhe.
I numeri
5004, sono i casi registrati di morbillo in Italia nel 2017, inclusi 4 decessi. Un dato quasi 6 volte superiore all’anno precedente.
Per ulteriori notizie sul tema, visita la pagina Susanna Esposito – Articoli e Approfondimenti sui Vaccini.
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